Nasce il club Napoli Paraguay ,ad Asunción Nicola Assalto Presidente è il primo club azzurro a nascere in questo Stato sovrano dell'America meridionale. E' Stato annunciata la nascita anche in Parlamento ed è il primo club a nascere per una squadra di calcio Italiana in questo Paese.
Nasce il club Napoli Paraguay ,il Presidente è Nicola Assalto Nicola Assalto
Maestro e ballerino italiano
E' è il primo club azzurro a nascere in questo Stato sovrano dell'America meridionale.
Il tutto nasce per caso grazie a Nicola Assalto e Adriano La Femina grandi amici in una mitica classe alle scuole superiori dell' ITC Vesevus di Boscoreale comune alle falde del Vesuvio in Città Metropolitana di Napoli.
Durante la stesura del Primo Grande Atlante Geografico del Calcio Napoli redatto dal Prof. Geografo
Adriano La Femina Presidente dell' Associazione/Istituto Geografico di Napoli i due in un gruppo wapp dei cari compagni di classe ma fisicamente distanti sia per emisfero Nicola in quello meridionale , Adriano in quello nord Boreale, nasceva questa grande idea che diventa cosi ufficiale.
Adriano La Femina in Parlamento,Atlante Geografico del Calcio Napoli per l' Ist.Geografico di Napoli
Video al seguente link:
Adriano La Femina tifosissimo del Napoli è un esperto di apertura dei club Napoli , fondò quello alla latitudine piu' a nord d' Italia ecco un video a Rai international
Il club Napoli Brennero -Sud Tirolo , Bressanone , nasce per una iniziativa Geografica del tifo da parte del Prof. Adriano La Femina docente di geografia negli istituti superiori nella zona Altoatesina e di Innsbruck (Austria) . L ' obiettivo , è quello di aggregare più partenopei possibili e questa sorta di club Napoli che ha attualmente il primato di essere quello localizzato alla latitudine più a Nord d'Italia al confine con Austria e Italia . .
Clicca per visionare link:https://clubnapolibressanone.blogspot.com/
Secondo club Napoli al confine con la Svizzera annunciato a Partenoe Tv
Se sei un grande tifoso azzurro e contatta Nicola Assalto , ti aspetta perchè i valori partenopei vanno conservati .
Ecco il link del Presidente Nicola Assalto :https://www.instagram.com/nicola.assalto/
Intanto avverte Adriano La Femina che saranno inviate nella capitale paraguaiana tanti Atlanti Geografici del Calcio Napoli acquistabili al seguente link e il tutto sarà devoluto ai primi fondi per la nascita di questo nuovo club partenopeo .
Atlante Geografico del Calcio Napoli acquistabile al seguente link:
https://www.amazon.it/Grande-Atlante-Geografico-Calcio-Napoli/dp/B0DVGSNWY1
Nella foto il ballerino Internzionale Nicola Assalto , Italiano e napoletanissimo , una locandina di uno dei suoi tanti eventi in Paraguay.
No te lo pierdas este domingo 23 de febrero a las 13:00, Unicanal @unicanal.py emitirá la impresionante puesta en escena de Carmina Burana Más de 100 artistas en escena, entre músicos, cantantes y bailarines, se unieron para crear este espectáculo que cuenta con la participación de la Orquesta Sinfónica Nacional, el Coro "Sofía Mendoza" y la Escuela Municipal de Danzas (EMD) del IMA.
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#IMA #CarminaBurana #CulturaAsu
Aracely Basaldúa y Nicola Assalto abren escuela de arte
Al 2007 gli Italiani residenti in Paraguay risultano essere 6 097, secondo il Ministero dell'Interno italiano[3]
Inoltre circa 2 500 000 paraguaiani hanno diretta origine italiana, in quanto discendenti da una "colonia italiana" emigrata in questa nazione sudamericana principalmente dopo il 1870 (ed alcuni di loro ancora parlano qualche parola in una lingua locale d’Italia o in italiano).
Bisogna anche precisare che i paraguaiani con almeno un bisnonno italiano sono circa 300 000, anche se in molti casi si qualificano come paraguaiani di lingua spagnola e guaranì.[4]
Alcune fonti fanno tuttavia risalire un qualche grado di ascendenza italiana a circa il 40% della popolazione totale del paese.[5]
Gli italiani hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo del Paraguay. Ai tempi della guerra condotta circa 130 anni fa dalla Triplice Alleanza formata da Argentina, Brasile e Uruguay contro il Paraguay, molti italiani recentemente emigrati nel Paraguay si arruolarono volontari nelle file del maresciallo Francisco Solano López, allora presidente del Paese sudamericano.
Circa 9 000 europei vennero come emigranti nel Paraguay, devastato dalla Guerra della triplice alleanza, a fine Ottocento ed oltre un terzo erano italiani, provenienti principalmente dalle provincie della Lombardia (specialmente da Bergamo) e dal nord Italia.
Il Paraguay è una delle nazioni latinoamericane con meno caratteristiche indigene (poiché la popolazione originaria paraguaiana - mescolanza di spagnoli ed indigeni Guaraní - fu annientata nella guerra del 1870, per cui si ripopolò il Paraguay ricorrendo all'immigrazione italiana).[6]»
Il Paraguay (ridotto dopo questa atroce guerra a meno di 180 000 abitanti, di cui quasi il 79% erano donne e bambini) fu ripopolato in parte da queste poche migliaia di italiani, che erano nel 1875 circa il 15% degli uomini nell'intero Paraguay.
Le origini della popolazione e la progressiva costruzione delle città riportano spesso a nomi italiani che rimbalzano in piazze, vie e edifici di notevole importanza. Si calcola che siano circa 300 000 i discendenti diretti ed indiretti di italiani presenti in Paraguay.

Tra i molti connazionali che hanno lasciato un segno nella storia del Paese va ricordato il navigatore Sebastiano Caboto, il primo europeo ad arrivare da queste parti nel 1528, ed i gesuiti che lavorarono nelle Missioni, come José Bressanelli e Juan Bautista Primoli (ma era italiano anche il governatore di Buenos Aires, Bucarelli, che eseguì nel 1768 il decreto di espulsione dei gesuiti).
Inoltre vanno ricordati alcuni professionisti contattati in Europa dal presidente Carlos Antonio Lopez nei primi decenni di vita indipendente del Paese, come l'architetto Alessandro Ravizza, autore tra il 1855 e il 1867 di importanti edifici quali i palazzi del Governo e del Parlamento, e la facciata in stile romano-classico della cattedrale di Asunción. Del resto, la chiesa de La Encarnación nella capitale fu fatta in stile romano-corinzio nel 1893 dall'architetto italiano Giovanni Colombo.
Anche il pittore-esploratore Guido Boggiani, attratto verso la fine del Novecento da una regione allora misteriosa e sconosciuta: il Chaco, viene spesso ricordato negli ambienti culturali del Paraguay. Assieme a Boggiani si collocano spesso lo scrittore e giornalista Ignacio Alberto Pane ed altri letterati di origine italiana.
In campo musicale, l'italo-paraguaiano Maneco Galeano viene considerato il miglior musicista contemporaneo nel Paraguay.
Internazionalmente il più rinomato italo-paraguaiano è il pioniere dell'aviazione mondiale Silvio Pettirossi, a cui è dedicato l'attuale aeroporto internazionale della capitale Asunción.
L'attuale comunità
L'attuale comunità italo-paraguaiana gode di un'ottima posizione socio-economica all'interno della società del Paraguay. Finanche uno dei migliori quartieri della capitale ha nome italiano: Pettirossi.
Personaggi importanti del governo paraguaiano portano cognomi italiani, come Andrea R. Pedotti (Presidente del Paraguay tra il 1988 ed il 1993), Juan W. Monti (Presidente 1993 - 1998) e Luis G. Macchi (Presidente 1999 - 2003).
Recentemente è stata coronata Miss Italia nel mondo l'italo-paraguaiana Fiorella Migliore.
Inoltre sono numerose le organizzazioni italiane, specie nella capitale.[7]
Segnaliamo anche .....
Ambasciatore del gusto napoletano. Intervista a Pasquale Maione
Dal nostro blog itAsunción.it
La vera pizza napoletana, in Paraguay si trova nel quartiere Villa Morra di Asunción. In questo quartiere, fondato dall’italiano – foggiano – Francesco Morra) si trova la pizzeria e trattoria Pulcinella. Oltre alla pizza napoletana “DOC”, si può degustare una gloriosa puttanesca o un’amatriciana, sorseggiare vini italiani, condire con peperoncino e olio extravergine rigorosamente tricolore così come i pomodori San Marzano – i cui semi vengono dalle falde del Vesuvio – come tutto ciò che si può trovare nel locale, forno e oliere incluse. Perfino la mozzarella è produzione propria.

Pasquale Maione si definisce un “giramondo”. È commerciante, ma probabilmente la sua vocazione più profonda è quella del pizzaiolo.
Da qualche anno, dopo una vita in Germania, vive ad Asunción del Paraguay. Importa Ferrari, Fiat, Ducati, Benelli… ma qui è conosciuto più che altro come “el dueño (il proprietario) de Pulcinella”. Così si chiama la sua pizzeria, forse l’unica dove si può mangiare un’autentica pizza napoletana in Paraguay.
Pulcinella, la pizza secondo Pasquale Maione
Pasquale Maione arriva per la prima volta ad Asunción nel 2005. Viene a trovare Santino, carissimo amico d’infanzia. Ci torna varie volte, in vacanza. Nato a Napoli, Maione è crescituo in Germania dove si è poi dedicato all’importazione di macchine e moto. Allo stesso tempo, ha risposto alla “chiamata” della vocazione che gli ha trasmesso il nonno, panettiere a Borgo Sant’Antonio.
Impara l’arte…
“Impara l’arte e mettila da parte”, gli diceva il nonno quando lui, a 5 o 6 anni, lo aiutava in panetteria. E in effetti, “con l’arte che ho imparato mi sono guadagnato il necessario per studiare”, racconta Pasquale. E poi, ha imparato a fare la pizza! Già in Germania, mentre vendeva macchine, aveva aperto un ristorante (e poi altri due), e per questo motivo ha studiato cucina. ha lavorato con chef con la stella Michelin. “Nel 2011”, narra Maione a italiani.it, “mi annoiavo un po’ in Europa. Sono un giramondo… mi è piaciuto il Paraguay. Pensavo di fermarmi quindici giorni e sono rimasto otto mesi”. Nel 2012 si convinse, e si trasferì ad Asunción, dove continua a commercializzare autoveicoli esercitando anche la gastronomia.
Il sapore che non trovava
“Quando arrivai, andavo a mangiare in diversi posti, ma non trovavo il sapore al quale ero abituato. Allora pensai: ‘Apriamo una pizzeria e facciamo conoscere il sapore della vera pizza napoletana’”. Detto e fatto. Anche se non fu facilissimo. “La farina di qui non è la stessa”, spiega Maione, “ha un tasso di proteine del 6-7 %, mentre quella italiana ha il 12-13 %. Dobbiamo integrarla con additivi naturali, e con un ingrediente che qui non posso rivelare”, conclude con mistero.

Con il suo pizzaiolo, lavorano come il nonno gli ha insegnato. “In 25 kg di farina, qui la gente mette circa 1 kg di lievito. Noi ci mettiamo da tre a cinque grammi per kilo di pasta”, spiega. Il segreto è nella “maturazione” dell’impasto, che deve “riposare almeno 24 ore ed acquistare l’elasticità ottima per poter essere lavorata senza ‘strappare’”, e si cuoce in formo a legna ad oltre 300 gradi per circa un minuto. Maione ricorda che “l’arte dei pizzaioli napoletani” è “patrimonio immateriale dell’ umanità” dell’Unesco, cosí come la dieta mediterranea.
La trattoria e pizzeria di Pasquale Maione
A Pulcinella tutto è italiano. Si può degustare un risotto ai porcini, un baccalá alla napoletana, ravioli di zucca, tagliatelle al tartufo…oppure salumi come la bresaola della Valtellina, lo speck dell’Alto Adige e, naturalmente, il prosciutto di Parma e il San Daniele. I pomodori crescono nel cortile di casa sua. Pasquale li coltiva in recipienti che può esporre o sottrarre all’aria aperta, per poter “amministrare” la quantità di pioggia e di sole che ricevono. È curioso come questo ortaggio, nativo del continente americano, in Italia sia migliore, in quanto a gusto e acidità.
100 % organico
“La verdura che utilizziamo è 100 % organica”, spiega Pasquale Maione. “È produzione di una coppia di italiani che hanno poi deciso di trasferirsi in campagna e di produrre con semi italiani”. Con orgoglio, sottolinea che nel Bel Paese si conserva una grande varietà vegetale. “Nel mondo esistono 1.227 varietà di mele, e in Italia, 997. La Francia, grande produttrice di vini, ha 200 qualità diverse di uva. In Italia ce ne sono 1.800”.
Perchè Pulcinella?
Pulcinella è un personaggio della commedia dell’arte napoletana basato su un tale Puccio D’Aniello, un contadino che si unì a una compagnia teatrale. “Quando si dice a una persona che è un ‘Pulcinella’, significa che è una persona cordiale, allegra… quel nome riflette un po’ la mia personalità”, commenta Pasquale.
Pagina ufficiale di facebok al seguente link:
https://www.facebook.com/groups/3304624906346222

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